Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982
Lo strumento fondamentale per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole.
Philip K. Dick è uno scrittore di genere fantascientifico, tra i più noti del Dopoguerra, famoso principalmente per essere stato l’autore del romanzo “Il cacciatore di androidi”, sul quale è stato basato il film “Blade Runner” di Ridley Scott.
Nato a Chicago il 16 dicembre del 1928, Philip Kindred Dick cresce a Berkeley in California, dove trascorre una giovinezza burrascosa e solitaria, dovuta sia dai sensi di colpa per la morte della sorella gemella (avvenuta poco dopo il parto) che dal complicato divorzio dei genitori.
Dopo il diploma, lo scrittore statunitense si iscrive all’Università di Berkeley, che però abbandonerà prima di terminare gli studi, per via della sua decisione di unirsi al movimento di protesta contro la Guerra di Corea. Il giovane ha infatti un animo fortemente pacifista e si rifiuta anche di frequentare il corso di addestramento obbligatorio (necessario per poter conseguire la laurea), atteggiamento che lo porterà ad avere non pochi problemi con le autorità dalla mentalità fortemente anticomunista dell’epoca.
In quel periodo, Dick si trova un impiego in un negozio di strumenti e dischi musicali e lì conosce Jeanette Marlin, la sua prma moglie, con cui rimarrà sposato per meno di un anno. Oltre alla sua attività di addetto alle vendite, l’autore lavora come scrittore di slogan pubblicitari presso alcune emittenti radiofoniche della città.
Nel 1947, l’uomo comincia a dedicarsi alla stesura del suo primo romanzo fantascientifico, “Stability”, che però verrà pubblicato solo dopo la sua morte. Cinque anni più tardi, Dick debutta come autore di racconti del medesimo genere sulla rivista “Planet Stories”.
Nei primi anni cinquanta, un medico diagnostica all’uomo la schizofrenia e gli prescrive farmaci a base di anfetamine con lo scopo di contrastare la depressione di cui l’autore spesso soffriva. Il giovane diventa presto dipendente dai medicinali, in quanto assumerli lo porta ad avere un maggiore rendimento durante la scrittura e a migliorare la sua concentrazione.
In questi anni, l’artista conosce la giovane attivista comunista greca Kleo Apostolides, che diventerà la sua seconda moglie. Grazie all’influenza positiva della donna, l’uomo pubblica diversi libri e racconti. Il suo matrimonio dura fino al 1959, anno in cui Dick decide di andare a vivere nel paese di Point Reyes, una cittadina di campagna non particolarmente amata dalla consorte. È lì che vengono ambientati diversi romanzi dell’artista, tra cui il celebre libro “Cronache del dopobomba” (titolo originale “Dr. Bloodmoney, or How We Got Along After the Bomb”), opera fantascientifica che verrà pubblicata nel 1965 con un titolo chiaramente ispirato al film di Kubrick “Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba”.
Dopo la fine del suo amore con la militante greca, Dick si sposa con Anne Williams Rubinstein, con la quale lo scrittore ebbe una figlia nel 1960. La donna è una vedova di guerra, già madre di tre figli quando si lega all’uomo, e per questo l’autore decide di interrompere la sua carriera di scrittore fantascientifico per redigere racconti brevi adatti ad un pubblico più ampio, in modo da poter sostenere economicamente la numerosa famiglia. Questa decisione rimarrà sempre un grande rimpianto di Dick e sarà la causa della fine della loro unione. Addirittura, lo scrittore arriva al punto di accusare la moglie di aver ucciso l’ex marito e di complottare per il suo omicidio e questo sospetto porta la coppia ad un inevitabile divorzio, che avviene nel 1965, anno in cui l’autore si sposta a San Francisco.
Giunto nuovamente in California, la dipendenza dalle anfetamine sviluppata da Dick diversi anni prima raggiunge il suo picco, aggravata anche dall’ennesimo divorzio (con la nuova moglie Nancy Hackett, conosciuta un anno dopo la fine della precedente unione, dalla quale ha una figlia) e dalla morte di un suo caro amico di nome Jim Pike. In questi anni, lo scrittore redige due delle sue opere più note: “Il cacciatore di androidi”, che racconta la storia di un cacciatore di taglie in uno scenario apocalittico futuristico e “Ubik”, romanzo dagli scenari allucinatori.
Completamente in balia del suo abuso di droghe, Dick si trasferisce in una casa condivisa con individui poco raccomandabili. In questo periodo, durante la sua assenza, qualcuno fa irruzione nell’abitazione e forza lo schedario privato dell’autore, il quale allarmato ipotizza un complotto ai suoi danni da parte dei servizi segreti americani.
In visita a Vancouver per un convegno fantascientifico, Dick rimane affascinato dai paesaggi canadesi e decide di lasciare gli Stati Uniti. In questi anni, la situazione psicologica dell’autore tracolla ulteriormente e l’uomo viene ricoverato presso un centro di recupero chiamato “X-Kalay”. Rimane all’interno della struttura per diverso tempo, durante il quale decide di chiudere completamente con le sostanze stupefacenti.
Il periodo di reclusione nella clinica porta lo scrittore ad una profonda introspezione e a numerose riflessioni, sulla base delle quali redige il romanzo “Un oscuro scrutare”, considerato dai critici postumi una delle opere sulla dipendenza dalle sostanze stupefacenti più belle di tutti i tempi.
Dopo la sua ripresa, Dick si stabilisce a Los Angeles, dove intraprende una vita tranquilla in compagnia della sua nuova moglie
Leslie Busby, dalla quale avrà un figlio. Qui, l’autore ritorna a scrivere sull’amato tema fantascientifico.
Tuttavia, nel 1974, l’uomo ha un nuovo crollo psicologico: Dick comincia a sentire delle voci e ad avere pesanti allucinazioni, che lo portano a convincersi di vivere in una realtà mistica. Spinto dalle sue “visioni”, l’uomo scrive l'”Esegesi”, una sorta di saggio in cui affronta riflessioni religiose, teologiche e di filosofiche, sul quale baserà la celeberrima trilogia di romanzi composta da “Valis, “Divina invasione” e
“La trasmigrazione di Timothy Archer”, conclusi e pubblicati nel 1982.
Nello stesso anno, Philip K. Dick muore a Santa Ana (California) a soli 54 anni a causa di un ictus, poco prima che venisse completato “Blade Runner”, il primo lungometraggio ispirato ad uno dei suoi romanzi.